mercoledì 23 maggio 2012

Anterima: Memento. I sopravvissuti

In libreria a giugno 2012

IL PRIMO ATTESISSIMO CAPITOLO
DELLA PIÙ ORIGINALE
SAGA POST APOCALITTICA
DEGLI ULTIMI ANNI
Titolo: Memento. I sopravvissuti
Autrice: Julianna Baggott
Traduzione dall’inglese di Luca Briasco
Editore: Giano
Collana: Blugiano
Prezzo: Euro 18,00
Pagine: 496 


IL MONDO È STATO DISTRUTTO
E LA POPOLAZIONE È STATA DIVISA:
ALL’INTERNO DELLA SFERA
GLI ESSERI UMANI SONO PURI, PROTETTI;
ALL'ESTERNO SI LOTTA PER SOPRAVVIVERE,
OGNI SINGOLO GIORNO

Descrizione:
Pressia ricorda soltanto vagamente le Detonazioni o la sua vita di prima. Nel suo armadio, sul retro di un vecchio negozio di barbiere distrutto, dove vive con il nonno, pensa alla sua esistenza perduta, al mondo dei parchi divertimento, dei cinema, delle feste di compleanno, delle madri e dei padri... ridotto ormai a cenere e polvere, ferite, bruciature e corpi fusi, danneggiati. E ora che ha raggiunto l’età in cui deve consegnarsi alla milizia, per cominciare l’addestramento da soldato oppure per essere usata come bersaglio se giudicata troppo danneggiata, non può più fare finta di essere bambina. Pressia ora è in fuga.
Ci sono anche quelli che sono scampati all’apocalisse senza ferite. I Puri. Vivono al sicuro all'interno della Sfera, che protegge i loro corpi sani. Eppure Partridge, figlio di uno degli uomini più influenti della Sfera, si sente isolato. Solo. Diverso. Anche lui pensa a ciò che ha perso. La sua è una famiglia distrutta. Il padre è emotivamente distante, il fratello si è suicidato, la madre non è riuscita a mettersi in salvo. L’ordine rigido all’interno della Sfera gli sta stretto e quando crede di intuire, da una frase sussurrata, che la madre potrebbe ancora essere viva, rischia la vita per fuggire.

L'autrice:
Julianna Baggott ha scritto numerosi romanzi per ragazzi, prima di dedicarsi alla trilogia di Memento. I suoi scritti sono anche apparsi sul New York Times, Washington Post, Boston Globe.

Curiosità:
I più grandi gruppi editoriali americani si sono contesi i diritti per la pubblicazione. L’asta è stata vinta dalla Grand Central Books per un milione di dollari a titolo.

La Fox 2000 Pictures ha già comprato i diritti della trilogia per il grande schermo, battendo l’offerta della DreamWorks, e ha affidato la produzione a Karen Rosenfelt (La Saga di Twilight, Il diavolo veste Prada, Io & Marley).

I diritti sono stati venduti ai più importanti gruppi editoriali del mondo.

Selezionato come «break-out novel» di Febbraio 2012 da Library Journal.

Selezionato da Entertainment Weekly nella rubrica «Find me a Twilight», come il prossimo successo del genere distopico.

Indicato sul famoso sito Moviefone come la prossima serie che da libro arriverà sul grande schermo con la stessa forza di Harry Potter.  

Hanno detto di questo libro:
«Un romanzo magnifico e importante, con un’immaginazione sconfinata. Vi travolgerà».
Justin Cronin, autore di Il passaggio

«Il tanto atteso romanzo di Julianna Baggott è una miscela affascinante di autoritarismo duro e oppressivo e anarchia grottesca. L’autrice combina sapientemente violenza, umorismo amaro e dialoghi formidabili, realizzando un magnifico esempio del genere distopico».
Publishers Weekly

«Se pensavate che fosse strana Lisbeth Salander, protagonista di Uomini che odiano le donne di Stieg Larsson, non avete ancora visto Pressia!»
Entertainment Weekly

«I sopravvissuti non è soltanto uno dei romanzi di formazione più straordinari che abbia mai letto. È anche una metafora meravigliosamente brillante della nostra epoca».
Robert Olen Butler, vincitore del Premio Pulitzer

«I sopravvissuti è un’avventura cupa che sorprende e che crea dipendenza. Pressia Belze, un po’ manga, un po’ Alice post apocalittica, giunta in un surreale paese delle meraviglie alle prese con le cose perdute. Non riuscivo a smettere di leggerlo».
Danielle Trussoni, autrice di Angelology

«Questo libro è un vero crossover di generi. Il contenuto culturale, l’idea, la natura speculativa della premessa, il soggetto, tutto questo rende I sopravvissuti una vera e propria opera letteraria, pur restando ancorata al genere distopico. Più politico di Hunger Games, più psicologicamente complesso di Stephenie Meyer, più soddisfacente di H.G. Wells!»
Un lettore americano

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