martedì 21 gennaio 2014

Recensione: La ragazza che leggeva nei cuori

Titolo: La ragazza ch eleggeva nei cuori 
Autrice: Teri Brown 
Editore: Corbaccio 
Pagine: 320 
Prezzo: 14,90
 Descrizione:
New York, anni Venti, i famosi Roaring Twenties: Anna ha sedici anni e fin da bambina aiuta la madre, una famosa medium, negli spettacoli. Ma, contrariamente a sua madre che è un’abile attrice, Anna ha veramente il dono di «sentire» le emozioni altrui e di predire il futuro. E in questo futuro vede sua madre in pericolo: le sue visioni si fanno sempre più intense e spaventose, al punto che Anna decide esplorare fino in fondo questa parte di sé che aveva sempre negato. Così, quando Cole, un ragazzo misterioso, si trasferisce in un appartamento vicino e introduce Anna a una società segreta che studia proprio persone come lei, Anna si trova costretta a confrontarsi con il suo passato e con le certezze della sua vita. Ma Anna è anche una sedicenne come tante altre, con i suoi istinti ribelli, i suoi capricci e la sua rabbia esplosiva. E, come tutte le ragazze della sua età, anche lei è alla ricerca dell’amore e dell’affermazione di se stessa. Riusciranno le sue abilità a districare la rete di intrighi in cui, suo malgrado, è caduta? E, soprattutto, la sua sensibilità sarà in grado di farle individuare qual è il suo vero destino? Riuscirà Anna l’illusionista, brava a liberarsi da quasi tutto, a liberarsi dei condizionamenti e a seguire il suo cuore? 


L'autrice:

Teri Brown vive con il marito e i figli a Portland, in Oregon. Appassionata di animali, amante di sport come il parasail e il free climbing, lettrice compulsiva innamorata di Francis Scott Fitzgerald, ha scritto numerosi libri sotto pseudonimo prima di presentarsi al pubblico internazionale con «La ragazza che leggeva nei cuori». 

La recensione di Miriam:


Madame Marguerite Estella Van Housen è una medium e una mentalista d’eccezione. Il suo carisma, il senso dell’umorismo, la capacità di stregare e convincere il pubblico della genuinità dei suoi poteri paranormali fanno sì che i suoi spettacoli siano molto ambiti. La sua fama la precede cosicché, appena giunta a New York in compagnia del nuovo impresario Jacques, si ritrova subito un calendario fitto di impegni.
In verità a destare interesse e a incantare le platee non è tanto lei quanto la figlia Anna a cui spetta il compito di introdurre gli spettacoli esibendosi in piccoli giochi di illusionismo. Gira voce che la ragazza sia figlia illegittima del grande Houdini e le sue spiccate abilità magiche non fanno che dar credito all’ipotesi allertando i più curiosi.
Ma c’è qualcos’altro che la rende tanto speciale: a differenza della madre che, in realtà, non possiede alcuna facoltà medianica e ha solo imparato i trucchi del mestiere, Anna possiede degli strani doni.
Le basta toccare una persona per riuscire a captare il suo stato d’animo e, lei sì, può comunicare sul serio con i morti.
Poco dopo l’arrivo a New York, la giovane scopre di star acquisendo anche una nuova capacità che la spaventa. Di tanto in tanto viene assalita da orribili visioni in cui vede sua madre in pericolo. Convinta che si tratti di vere  e proprie premonizioni, Anna deciderà di affrontare i misteri della sua psiche, di indagare per capire in cosa consistano davvero i suoi poteri e  se esiste un modo per controllarli. La sua speranza è di poter sfruttare queste conoscenze per battere il destino sul tempo ed evitare che i tristi presagi delle sue visioni si compiano.
Saremo così lanciati lungo uno stravagante percorso investigativo che ci condurrà alla scoperta della New York magica degli anni venti, dietro le quinte dei grandi spettacoli di illusionismo ma anche nei meandri della società per la ricerca parapsicologica (che indaga per smascherare i ciarlatani) e nella vita segreta del leggendario Harry Houdini. Il celebre illusionista infatti giungerà in città contemporaneamente alle due Van Housen e Anna non potrà resistere alla tentazione di avvicinare colui che, si presume, possa essere suo padre.
Ad affiancarla, più o meno consapevolmente, in questa avventura ci saranno poi due giovani che, tra le altre cose, finiranno per contendersi il cuore della protagonista.
Da un lato farà la sua comparsa Cole, nipote del vicino di appartamento delle Van Housen. Attratto dalla Grande Mela per ragioni d studio, il giovane rivelerà degli strani poteri medianici che sembrano acuirsi in presenza della ragazza. D’altro canto sopraggiungerà Owen, nipote dell’impresario di Marguerite, provetto illusionista che ambisce a ritagliarsi un posto nello spettacolo delle due donne. Tenebroso il primo quanto solare il secondo, entrambi eserciteranno un certo fascino sulla ragazza e, nello stesso tempo, non mancheranno di destare sospetti.
La storia si sviluppa tra intrighi, misteri, imbrogli e incanti. Dalle luci della ribalta ai bassifondi della città, dalla fede di chi ritiene che il paranormale esista allo scetticismo di chi lo nega, la trama  si svolge come fosse sospesa sulla corda di un funambolo, in una zona in cui niente sembra vero eppure tutto è possibile.
È un giallo dalle affascinanti atmosfere retrò e l’ammaliante eco della biografia di un uomo leggendario, quello orchestrato da Teri Brown, forse un tantino prevedibile nella sua evoluzione ma assolutamente intrigante.
Se vi affascinano i numeri di illusionismo, i fenomeni paranormali e i mistery d’epoca, non potrete che rimanere stregati da questo romanzo perché leggerlo sarà proprio come assistere a un bellissimo spettacolo di magia rispolverando un mito intramontabile.   




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