lunedì 3 febbraio 2014

Intervista ad Antonio Renna

Antonio Renna, classe 1982, palermitano e laureato in Psicologia. Si è occupato di grafica digitale, game design, cortometraggi e animazione 2D/3D per diversi anni.
L’anima tra le aquile – L’onore del sangue -  è stato pubblicato nel 2010 dall'editore Albatros Il Filo; nel 2011 il romanzo è stato convertito in formato multimediale per iPad (in vendita su App Store). Il libro, giunto adesso alla terza edizione, è distribuito gratuitamente su Kobo store e Google play.




Benvenuto nel nostro angolino magico! Domanda di rito per cominciare: chi è e perché scrive Antonio Renna? 
Sono una persona che sente il bisogno di esprimere, in modi diversi, la propria creatività. In passato mi sono occupato di grafica e animazione, la scrittura è però lo strumento che preferisco.  

Laureato in psicologia, esperto di grafica e animazione, autore fantasy. Come si coniugano questi tre mondi? Si incontrano in qualche modo nella tua attività di scrittore? 
Attraverso le prime due edizioni de L’anima tra le aquile ho tentato di coniugare la scrittura con l’illustrazione digitale, mi sono pure divertito nella realizzazione del book trailer dedicato al romanzo, tutto faceva brodo (del resto, se si è in grado di produrre anche altro, perché non sviluppare la creatività su più fronti?). Volevo raccontare la storia attraverso più canali percettivi, non a caso, L’anima tra le aquile, è stato il primo romanzo multisensoriale al mondo (mi riferisco all’edizione per iPad). Circa gli studi di Psicologia: credo mi abbiano reso più affabile e curioso, mi torneranno utili quando tratterò la personalità dei miei personaggi in modo più approfondito, nei volumi successivi. 

L’anima tra le aquile. Com’è nata l’idea? 

Da un po’ di tempo immaginavo la storia di questa anima bella, il giovane Helcolai, che affrontava alcune tappe evolutive attraverso un percorso di ascesi. Nei concetti fondamentali non è cambiata molto da allora, nonostante il tempo trascorso: la storia e tutto quel che verrà si sono però arricchiti di nuove idee.
  
Il titolo sembra avere essenzialmente una valenza simbolica, ti andrebbe di spiegarcelo?  
È un riferimento alla grandezza dell’uomo e alla sua capacità di librarsi verso i Cieli attraverso la purificazione di sé stesso, riabbracciando Dio. A tal proposito, nel libro, ho scritto: Vola l'Anima tra le aquile quando la felicità dell'uomo non trova compimento che nelle alture, tra i pilastri dei Cieli. Poiché l'uomo a Dio volge lo sguardo, e le ali sue sono fatte di fede e spada, lassù è libero dai vincoli del mondo, divenendo aquila e anima al contempo.  

L’anima tra le aquile in realtà è una saga di cui L’onore del sangue non è che il primo volume. Puoi anticiparci qualcosa sull’intero progetto? 
La storia è divisa in cinque volumi, ogni volume prende in esame un diverso “stadio di crescita” affrontato dal protagonista lungo la scalata per giungere all’età adulta. Nel primo volume, il giovane Helcolai, è nel pieno dell’adolescenza: non a caso tutto viene narrato attraverso occhi colmi di meraviglia e bellezza (i suoi), egli appare invincibile, tutto è romantico e fantastico, quasi sdolcinato. Ma questo modo “pieno e rosso” di percepire la vita, il sentirsi immortali e vivere gli accadimenti con impeto, non è forse tipico di moltissimi adolescenti? Per me era pane quotidiano. 

Nel tuo romanzo hai dato vita a un mondo immaginario descrivendolo con dovizia di particolari in tutti i suoi aspetti: dalla geografia alla politica passando per la religione. Da dove o da cosa hai tratto ispirazione per elaborarlo? Quali le maggiori difficoltà incontrate nell’impresa? 
Tolkien con la Terra di Mezzo e Howard con Aquilonia, hanno realizzato straordinarie impalcature su cui far lievitare gli eventi. Richard Taylor, direttore creativo di Weta Workshop, durante le interviste dedicate al film ISDA ripeteva continuamente “culture”. E in effetti una cultura di fondo ricca e verosimile conferisce un sapore genuino a ciò che scrivi (non è una novità). Armonizzare e raccontare in maniera credibile i vari aspetti della cultura proposta è stata la cosa più divertente ma anche la più ostica, visitare alcuni luoghi della Sicilia mi ha aiutato molto; odio scivolare continuamente nel “magico” per spiegare le cose. Sia prima che durante la scrittura del romanzo leggevo saggi di antropologia, religione, scienze esoteriche, mitologia e storia medievale. Sono trascorsi molti anni però, che peccato aver dimenticato quasi tutto… 

La religione occupa un ruolo importante nella tua opera. Ti va di parlarcene? 
Sono profondamente cristiano e, attraverso la prospettiva delle fede, è declinata la figura di Helcolai (e non solo lui). Trovo però affascinante il modo in cui i vari popoli hanno spiegato il divino, un’esigenza manifestatasi in ogni angolo della Terra.

L’esoterismo è un’altra componente fondamentale. Cosa puoi dirci in proposito? 
Come dicevo, ho letto alcuni libri di scienza esoterica e questo ha conferito più credibilità e profondità al testo (l’Ordine dei Dragoni Bianchi, per esempio, è un mix di templarismo e monachesimo Shaolin). Alcuni lettori hanno gradito i vari rimandi sparsi qui e là.


 Il testo accoglie tra le sue pagine anche dei componimenti in versi. Come nascono e cosa rappresentano per te? 
Anche queste rientrano nel fattore cultura: la poesia fa parte dell’uomo, egli ama scriverle, nel mio mondo non potevano mancare. Rappresentano la parte più genuina, passionale e impulsiva che mi si agita dentro. 

Al di fuori del romanzo, ti sei ma cimentato con la poesia o hai mai pensato di farlo? E con altri generi letterari? 
No, non mi sono mai cimentato. Avrò da scrivere per i prossimi quattro o cinque anni, sono troppo preso da questa storia per pensare ad altro. 

La vita di un autore emergente, si sa, è molto dura. Cosa puoi dirci del tuo primo approccio con il mondo dell’editoria? Quale la tua opinione sul panorama editoriale attuale? 
Ero molto più ingenuo prima e, come buona parte degli autori emergenti e ingenui, sono caduto nella trappola dell’editoria a pagamento. È stata un’esperienza ridicola, tragica e costellata di disservizi, da non provare assolutamente. Il self publishing è molto più interessante che pagare qualcuno per pubblicarti (o per conservare in magazzino le copie del tuo libro), è l’unica alternativa valida al cartaceo dei grandi editori. Canali di fruizione come Amazon e Kobo spazzeranno il cancro dell’editoria a pagamento, è solo questione di tempo ormai: sempre più persone dispongono di un eReader o di un tablet.  

Che tipo di lettore sei? Ci sono autori che ami particolarmente o che rappresentano per te una fonte di ispirazione? 
Adoro Dumas padre e il suo terribile (in senso buono) Conte di Montecristo, per me è il romanzo più bello al mondo. Leggo saggi di vario genere e i classici della letteratura. 

Sogni nel cassetto e progetti per il prossimo futuro? 
Desidero solo trovare il tempo per concludere la saga, adesso viene il bello: la storia, libera dalle molte descrizioni incluse nel primo romanzo, sarà un continuo crescendo.

E per saperne di più...
Leggi la nostra recensione de L'anima tra le aquile

Guarda il booktrailer:


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