venerdì 1 luglio 2016

Recensione: Basta Poco

Titolo: Basta Poco
Autore: Homobruno
Editore: Cavinato Editore International
Dati: 2016, 269 p., brossura
Prezzo di copertina:15, 00 euro

Dati: 
Chiara sta andando a cena da François, un suo amico dj, ma ad aspettarla davanti al cancello della villa trova Manuel, uno sconosciuto che sostiene di essere stato invitato alla stessa cena. Da questo momento in poi la storia di Chiara e Manuel si legherà indissolubilmente a quella di Christian, personaggio curioso e contraddittorio, che si ritroverà a condividere con loro un incubo senza apparente via d'uscita. Homobruno ci regala un thriller sui generis, originale sia nell'intreccio che nel modo di raccontarlo. Narrato da differenti punti di vista, questo romanzo si sviluppa in una fitta rete di coincidenze e colpi di scena, che si ricompongono in un quadro avvincente e disturbante.

L'autore:
Homobruno nasce a Roma nel 1967. Lavora per sette anni in una cooperativa sociale dove nel tempo libero comincia a interessarsi di narrativa straniera.
Nel 2013 pubblica per la casa editrice Montedit il libro di racconti "Al posto suo". "Basta poco" è il suo primo romanzo.

La recensione di Sara:
Tutto comincia una sera qualunque, una sera in cui tutto dovrebbe andare per il meglio.
Chiara, una giovane veterinaria, è stata invitata a cena dal suo amico dj François. I due sono più che amici e l’incontro si prospetta allettante agli occhi di Chiara, un’occasione per passare del tempo spensierato con lui.
Qualcosa però non va come dovrebbe andare, all’ingresso di casa del dj la ragazza incontra uno sconosciuto, Manuel, che sostiene di essere stato invitato a cena da François.
Il dj non arriva, il tempo passa e tra Chiara e Manuel è subito feeling.
I due non si lasciano turbare dalla misteriosa assenza del dj e decidono di proseguire in attesa che l’amico si palesi. Ma François non arriverà mai e uno strano messaggio nella segreteria telefonica di Chiara la trascinerà in un incubo intricato.
A condividere gli eventi con Chiara e Manuel sarà Christian, un personaggio misterioso che aggiungerà nuovi tasselli alla complicata trama di questo romanzo.
Lo stile di Homobruno si distingue per la particolarità sin dalle prime pagine.
A parlare sono i protagonisti della storia che, capitolo per capitolo, si abbandonano a flussi di coscienza apparentemente sconnessi.
La narrazione appare complessa e difficile da capire a primo colpo, bisogna entrare in sintonia con i personaggi per comprendere a fondo cosa stanno cercando di comunicare.
La psicologia dei narratori è ben caratterizzata e permette al lettore di connettersi con loro, di pensare come loro e provare le stesse emozioni di cui ci parlano nei vari capitoli.
Un thriller sui generis che si discosta completamente dai classici a cui potremmo essere abituati e che si distingue anche da qualsiasi altra novità ci possa essere capitata tra le mani.
Interessante, accattivante e agghiacciante “Basta Poco” ci trascina in una spirale di mistero e follia che sembra non avere fine sino all’ultimo respiro.
La suspense si respira fin dalle prime pagine e la sensazione che si ha leggendo questo romanzo è quella di un disagio crescente, quella che si prova quando si ha l'impressione che sta per succedere qualcosa di brutto ma non si sa quando come avverrà.
Unica pecca dell’opera, a mio avviso, sono i passaggi più erotici della storia. Personalmente li ho trovati un po’ forzati e ridondanti ma c’è sicuramente chi saprà apprezzare la commistione di generi.


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