martedì 26 luglio 2016

Recensione: Cesare l'immortale

Titolo: Cesare l'immortale 
Autore: Franco Forte 
Editore: Mondadori 
Collana: Omnibus 
Pagine: 356 
Prezzo: 19,00 


Descrizione:

Giulio Cesare non è morto Giulio Cesare è tornato a combattere

È questa la suggestione da cui parte il nuovo romanzo di Franco Forte: e se Giulio Cesare non fosse morto, durante la congiura delle Idi di marzo? Se avesse finto di essere stato ucciso da ventitré pugnalate ma in realtà si fosse trattato di una messinscena? Se il dittatore di Roma non avesse voluto altro che sottrarsi agli impegni assillanti di governo e agli intrighi di palazzo, per tornare a combattere al comando delle sue legioni? Portando con sé gli stessi uomini che sono passati alla storia come i suoi assassini, come Bruto e Cassio, e figure di grande rilievo come Crasso, Lucullo e lo stesso Cicerone, che nonostante lo avesse sempre osteggiato non poteva fare a meno di ammirarlo? Se fosse stato tutto preparato ad arte per dare la possibilità a Cesare di sparire da Roma e mettersi al comando di una legione addestrata in segreto da altri suoi uomini fidati, come il possente Spartaco, il cui corpo alla morte non fu in realtà mai ritrovato? Se tutto questo fosse vero e la Legio Caesaris esistesse da qualche parte, pronta a raggiungere i confini del mondo per scoprire nuovi territori e combattere contro le popolazioni barbare che vi abitano, alla ricerca del segreto più ambito della storia umana, ovvero la vita eterna? Un segreto su cui Cesare ha sempre voluto mettere le mani? Questa è la saga della “Legione ai confini del mondo”. La saga che fa rivivere le gesta del grande Giulio Cesare stratega e combattente…

La recensione di Miriam:

Che si creda o meno nel destino, un dato è innegabile: le decisioni e le scelte degli uomini influenzano il corso della storia. Basterebbe cambiare un singolo accadimento per porre le basi di una nuova trama. 
Nel suo nuovo romanzo, Franco Forte cede proprio al fascino dell’ucronia provando a riscrivere un pezzo della storia di Roma a partire da un avvenimento che, di certo, l’ha segnata in maniera indelebile: l’assassinio di Giulio Cesare.
E se la congiura ordita alle Idi di Marzo fosse solo un grande bluff? Se Cesare non fosse morto davvero?
È l’ipotesi da cui l’autore trae ispirazione, un’ipotesi fantasiosa, certo, ma che in parte scioglie un dubbio destinato a rimanere storicamente irrisolto: com’è possibile che un uomo arguto, potente, imbattibile come lui si sia fatto cogliere di sorpresa? Com’è possibile che si sia fatto uccidere con tanta facilità? Com’è potuto cadere in trappola nonostante i numerosi avvertimenti? 
La risposta fornita da questa storia alternativa è che Cesare non è affatto morto e nel tranello è cascato perché è stato lui stesso a orchestrarlo con la complicità di Bruto.
Stufo di essere invischiato negli intrighi di palazzo, di dover investire le sue energie in questioni meramente politiche e giochi di potere, a un certo punto l’Imperatore ha deciso di uscire di scena, di fingersi morto agli occhi del mondo per tornare a vestire i panni (anzi l’armatura) del grande condottiero, gli unici che sente davvero suoi.

In realtà non è l’unico colpo di scena in serbo per noi. 
Leggendo scopriremo che il disegno di Cesare, studiato nei minimi dettagli, coinvolge anche altre persone, la cui morte è stata solo una farsa, e si appresta a coinvolgerne ancora di nuove. Il suo proposito, infatti, è quello di creare una Legio Caesaris assolutamente imbattibile e allo scopo recluta tutti coloro che reputa degni di farne parte, convincendoli ad aderire al suo piano. 
A far parte della sua legione chiama Bruto, Marco Licino Crasso ma si premura anche di chiamare a sé l’amata moglie Calpurnia e due insospettabili, due persone che gli sono state contro quando era al governo ma che nondimeno stima per le loro differenti capacità: Spartaco – combattente impareggiabile – e Cicerone – oratore intelligente e acuto, oltre che capace di dire quello che pensa senza preoccuparsi di compiacere nessuno. 
Ma perché mai due uomini di questo calibro dovrebbero vendersi al nemico? E perché i suoi stessi amici e sua moglie dovrebbero accettare di seguirlo in un’impresa all’apparenza folle?  
La verità è che la posta in gioco è molto alta e fa gola a tanti. Il nuovo progetto di conquista del grande condottiero non si limita alle terre conosciute e ai popoli barbari non ancora soggiogati. Sulla scia delle informazioni contenute nei diari del viaggiatore Pitea, vuole spingersi oltre le colonne d’Ercole, sfidare i confini del mondo e andare alla ricerca di Thule, la città degli dèi, allo scopo di carpire il segreto dell’immortalità.  
È per questo che la Legio Caesaris si appresta a combattere, chi sceglierà di essere al suo fianco otterrà con lui il dono della vita eterna… sempre ammesso che Cesare abbia ragione e le sue non siano solo le farneticazioni di un folle. 
Un viaggio avventuroso, un’impresa epica in bilico fra storia e fantasy: è questo che ci attende fra le pagine di questo straordinario romanzo.   
L’approfondita conoscenza storica dell’autore confluisce nella caratterizzazione, credibilissima, dei personaggi, nella ricostruzione delle ambientazioni e del contesto ma, nello stesso tempo, si pone come una vera  e propria rampa di lancio da cui si parte per spiccare il volo verso territori immaginari del tutto inesplorati.  
Lande impervie, popoli sconosciuti, creature mitologiche rigurgitate dagli abissi, sanguinose battaglie e persino incursioni nell’aldilà, sono solo alcune delle molteplici soprese che scandiranno le tappe del lungo percorso che vedrà Cesare tornare alla sua vecchia gloria, ma anche tirar fuori uno spirito avventuriero e una voglia di scoperta che lo farà apparire ai nostri occhi come un novello Ulisse. 
Un’ucronia ricchissima di suggestioni, in grado di far rivivere personaggi storici e leggendari, fondendo il fascino intramontabile della grande storia con la materia di cui son fatti i sogni.
































 

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