lunedì 15 maggio 2017

Release Party: The Midnigth Sea. Il quarto elemento di Kat Ross


Buongiorno cari follower, 
oggi siete tutti invitati al Realease Party dedicato a The midnight Sea. Il quarto elemento di Kat Ross (Dunwich Edizioni), primo libro di una stepitosa serie urban fantasy che vi farà innamorare e rivalutare i demoni.

TITOLO: The Midnight Sea (Il Quarto Elemento – Libro Primo)
AUTRICE: Kat Ross
GENERE: Fantasy
PAGINE: 300
PREZZO: 3,99 ebook (gratis per Kindle Unlimited) 14,90 cartaceo
Data di pubblicazione: 15 maggio 2017
Disponibile qui

Descrizione: 
Sono la luce contro l’oscurità.
L’acciaio contro la negromanzia dei Druj.
E usano demoni per cacciare altri demoni…

Nazafareen vive per la vendetta. È una ragazza dell’isolato clan Four-Legs e tutto ciò che sa dei Water Dog del Re è che legano a sé delle creature malvagie chiamate daeva per proteggere l’impero dai non-morti. Ma quando arrivano degli esploratori per reclutare persone con il dono, afferra al volo l’opportunità di unirsi alle loro file per dare la caccia ai mostri che le hanno ucciso la sorella.
Segnata dal dolore, è disposta a pagare ogni prezzo, anche se significa legarsi a un daeva chiamato Darius. Umano solo nell’aspetto, possiede un potere terrificante, controllato da Nazafareen. Ma i bracciali d’oro che li uniscono hanno un indesiderato effetto collaterale. Ciascuno prova le emozioni dell’altro, e l’umana e il daeva cominciano a diventare pericolosamente intimi.
Mentre inseguono un nemico mortale lungo l’arida Great Salt Plain fino alla scintillante capitale Persepolae, dissotterrando i segreti del passato di Darius, Nazafareen è costretta a mettere in dubbio la schiavitù dei daeva e la sua stessa lealtà nei confronti dell’impero. Ma con un male antico che si agita al nord e un giovane conquistatore che controlla l’ovest, il destino dell’intera civiltà potrebbe essere in pericolo…

L'autrice: 
Kat Ross ha lavorato come giornalista delle Nazioni Unite per dieci anni prima di ritirarsi felicemente a fare ciò che le piace di più: inventare cose. È l’autrice del thriller distopico Some Fine Day e della serie Il Quarto Elemento. Adora i miti, i mostri e scenari da apocalisse. Per altre informazioni sui libri di Kat, puoi trovarla alla pagina katrossbooks.com.

La recensione di Miriam: 
Preparatevi a compiere un viaggio straordinario in una dimensione spazio-temporale in cui realtà e finzione si fondono e si confondono, dando vita a uno scenario parallelo, inquietante e suggestivo. Siamo nel 330 a.C, l’impero Persiano è in declino, così come attesta la storia, ma i conflitti di cui siamo testimoni hanno un che di ultraterreno. Il mondo è infestato dai Druj, demoni che si manifestano sotto forma di revenant o spettri. È proprio uno di questi ultimi a sconvolgere la vita di Nazafareen, un’adolescente del clan nomade dei Four Legs. Durante uno spostamento fra le montagne, la sua sorellina Ashraf viene catturata da uno spettro sicché lei è costretta ad assistere impotente alla sua morte.
Da quel momento cova un desiderio di vendetta che la spinge ad arruolarsi nei Water Dog: guerrieri il cui compito consiste nel cacciare e sterminare i Druj. Per farlo tuttavia c’è un alto prezzo da pagare giacché questi combattenti, per riuscire nell’intento, si avvalgono di alleati speciali: i Daeva, ovvero ex Druj “addomesticati” attraverso un legame magico e addestrati per combattere i loro simili. Per vendicare la sorella, Nazafareen in pratica è costretta a legarsi per la vita a una delle creature che più detesta. Si tratta di un’esperienza sconvolgente e nuova, e dai risvolti imprevedibili. Il giorno in cui viene iniziata e le viene applicato il bracciale che sancisce la sua unione con Darius – questo il nome del Daeva a lei assegnato – per la ragazza ha inizio una nuova vita che comporta una profonda condivisione con il compagno sgradito. Essere legati a un Daeva significa infatti sentire tutte le sue emozioni e le sensazioni fisiche, è come avere un ospite nelle propria testa, impossibile da allontanare. Una prova difficile per ogni Water Dog, che deve imparare a gestire un surplus emozionale, oltre che a tollerare una vicinanza tanto intima, paurosa e costante con un essere dannato. Ben presto, tuttavia, Nazafareen scopre che c’è dell’altro poiché alla sensazione inziale di fastidio comincia a subentrare la conoscenza del compagno. Da estraneo temibile e inviso, Darius diventa una presenza familiare. Condividendo le sue emozioni, la ragazza si rende conto che non è semplicemente una creatura malvagia ma una persona in grado di soffrire, provare paura, gioia, nostalgia, proprio come lei. D’altronde i Daeva non hanno nemmeno un aspetto paragonabile a quello degli altri Druj; tutt’altro che spaventosi, si presentano come esseri umani, per di più bellissimi, sebbene ognuno di essi sia nato con una deformità che li identifica come esseri maledetti da Dio.
Man mano che passa il tempo, Nazafareen si riscopre sempre più attratta e affezionata a Darius, pur sapendo che esiste una precisa linea di confine fra Water Dog e Daeva che non deve essere oltrepassata. Il suo mentore Ilyas l’ha messa in guardia sin dal primo giorno a tal proposito ma, si sa, l’amore è forse il “nemico” più duro da combattere.
La narrazione è affidata alla voce di Nazafareen che con lucidità e trasporto ci rende partecipi della sua esperienza trasmettendoci tutto l’ardore, la vertigine e anche il dolore di un amore proibito.
Il racconto del suo personale percorso di formazione e del suo rapporto  – lecito e illecito – con Darius si intreccia a quello di più ampio respiro che riguarda la missione dei Water Dog e le dinamiche che investono la macro storia. L’ingresso della giovane nomade in questo corpo speciale coincide infatti con un grave evento: un gruppo di Daeva detenuti nella prigione di massima sicurezza di Gorgon - e  Gaz è fuggito ed è riuscito a rubare il Sacro Fuoco, sostanza alchemica che può annientare il loro legame rendendoli di nuovo demoni liberi. Corre voce che i fuggiaschi, con il carico prezioso, siano diretti a Bactria, laddove la regina Neblis trama da lungo tempo per sconfiggere il re in carica e conquistare l’Impero.
I Water Dog dovranno inseguirli, affrontando un viaggio pericoloso nel tentativo di catturarli e scongiurare lo scoppio di una guerra che potrebbe avere risvolti apocalittici.
The Midnight sea si configura così come un fantasy epico in cui avventura, magia e mistero si intrecciano, accogliendo fra le sue appassionanti spire anche una struggente storia d’amore.
Con grande abilità, coerenza e dovizia di particolari, Kat Ross tratteggia i confini di un mondo immaginario, facendo sì che si materializzi davanti ai nostri occhi, come se fosse reale. Allo stesso modo approfondisce la psicologia dei suoi personaggi coinvolgendoci nelle loro emozioni, proprio come un Water Dog con il suo Daeva. Leggendo ci si sente immersi nelle atmosfere e nei paesaggi ma nondimeno nel cuore e nella mente dei protagonisti.
Man mano che la trama si sviluppa emergono verità sempre più spiazzanti che scompaginano tutto l’assetto iniziale. I  nemici più pericolosi sono i Druj o coloro che si ergono a paladini della giustizia? I Daeva sono davvero esseri maledetti e crudeli o sono vittime di una macchinazione asservita al potere?
Attraverso simili interrogativi, il  romanzo ripropone in chiave originale l’antica lotta fra bene e male, mostrandoci quanto il confine fra l’uno e l’altro sia labile e come chi comanda possa strumentalizzare e distorcere la realtà a proprio piacimento. La stessa religione può essere utilizzata come mezzo per manipolare le coscienze e giustificare conflitti che non hanno nulla di nobile.
Del resto è da un demone che Nazafareen impara cos’è l’amore, lo stesso che in corso di lettura strizzerà anche il vostro cuore.















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