giovedì 18 maggio 2017

Review Party: La congiura di Federica Introna

Buongiorno cari follower,
benvenuti al Review Party dedicato a La congiura di Federica Introna (Newton Compton), un toccante romanzo storico  che vi farà conoscere una donna straordinaria, dotata di notevole coraggio e animata da grandi ideali.

Titolo: La congiura
Autore: Federica Introna
Editore: Newton Compton
Pagine: 256
Prezzo eBook: 4,99
Prezzo cartaceo: 9,90

Descrizione:
Baia, 65 d.C.
Mentre gli aristocratici romani si rilassano nel lussuoso centro termale, fra laute cene e bagni rigeneranti, una liberta di nome Epicari prende parte attiva alla congiura ordita contro Nerone. Pronta e determinata, sorprende tutti incitando all’azione attraverso un discorso di grande efficacia ed esponendosi in prima persona per coinvolgere quante più forze possibile. Ma un inatteso colpo di scena rischia di compromettere il piano: un omicidio atroce e misterioso sconvolgerà gli animi dei congiurati, svelando il doppio volto di alcuni tra coloro che partecipano all’impresa. Personaggi ambiziosi e avidi di potere, nobili meschini e indolenti. Eppure tra di loro ci sono anche figure capaci di gesti disinteressati e coerenti. Mentre si tesse la trama contro un imperatore colpevole di atti crudeli e azioni scellerate, Epicari dovrà fare i conti col suo passato e con il suo primo amore, conoscerà la paura e il tradimento, ma non rinuncerà mai a lottare con tutta se stessa per la libertà. Per la propria e per quella di Roma.

Vincitore del concorso Ilmioesordio

La recensione di Miriam: 
I libri di storia attestano con regolarità le gesta di uomini, più o meno valorosi, mentre di rado si soffermano sulle figure femminili che, relegate nell’ombra,  soprattutto nelle epoche passate, difficilmente hanno conquistato le luci della ribalta. Cionondimeno anche loro, in svariate occasioni, hanno fornito contributi importanti, pur agendo dietro le quinte.
Questo romanzo, attraverso l’efficace lente della fiction, ci riconsegna una pagina di storia nota, puntando però i riflettori su una donna, una liberta di nome Epicari, realmente esistita e partecipe delle azioni di cui si narra.
La Congiura che dà il titolo al libro è quella ordita nel 65 D.C da Pisone, in combutta con una nutrita schiera di senatori, militari e letterati, ai danni dell’imperatore Nerone. I congiurati orchestrarono il loro piano in una villa a Baia e fra loro vi era appunto anche Epicari.
L’autrice, ricostruisce l’episodio attenendosi alla verità storica, ma focalizzando l’attenzione sulla liberta che da semplice comparsa si erge a  protagonista. La vicenda storico-politica funge così da cornice  a un racconto che parla anche e soprattutto di ideali, di passione di  sogni , delineando il ritratto vivido e credibile di una donna eccezionale.
La narrazione è affidata a Marco Anneo Mela, uno dei congiurati, che all’indomani del fallimento del piano, decide di raccontare i fatti di cui è stato testimone e partecipe a un gruppo di allievi, riuniti nella dimora di suo fratello. Fra i suoi intenti vi è soprattutto quello di  rendere onore a Epicari, di far conoscere ai giovani le sue azioni e il suo coraggio, ritenendo che possano essere d’esempio e sperando nel contempo di tener viva la memoria di una persona straordinaria.
Benché la ragioni che mossero gli avversari di Nerone fossero molteplici e disparate, trattandosi di un sovrano dispotico, crudele e lunatico, le motivazioni che animarono Epicari riguardavano soprattutto le limitazioni poste dall’imperatore ai poeti e ai letterati.  In questo senso diventa simbolo di una lotta finalizzata a difendere la libertà di espressione.
Il plot è molto avvincente e si sviluppa quasi come un giallo poiché, mentre i congiurati organizzano il loro colpo, si verifica un omicidio che sconvolge i loro animi e reclama una soluzione. Man mano che la data fissata per l’azione si avvicina, intrighi, complicazioni e tradimenti  affiorano, mettendo in pericolo la buona riuscita del piano e ponendo in luce tutta la corruzione e la falsità che impregna il Senato.
Contemporaneamente ripercorriamo le tappe della vita di Epicari che da schiava si emancipa, grazie al suo talento, diviene una liberta, una tessitrice stimata e una persona colta. In lei convivono una grande bellezza e una spiccata intelligenza, doti che la rendono appetibile  per gli uomini. Fra le pagine della sua storia personale, non a caso, trova spazio anche un amore dagli esiti controversi, quello per il comandante Proculo, che svolgerà un ruolo determinante nell’esito della congiura stessa.
È su questo fronte che fiction e realtà si intrecciano con sapienza tessendo un arazzo narrativo plausibile e toccante.
Ho apprezzato molto questo libro non solo perché ho un debole per gli storici e in particolar modo per l’Antica Roma ma proprio perché la personalità di Epicari ha fatto breccia nel mio cuore di donna. Federica Introna ha saputo fondere con efficacia il fascino della storia con la forza degli ideali, facendoci viaggiare nel passato ma dando corpo allo stesso tempo a una battaglia finalizzata alla difesa di valori intramontabili.
“Non so dire se Epicari fosse una prescelta,” confesserà  a un certo punto Anneo Mela “ ma so che quell’aria di selva se la portava ancora dentro: era il respiro della libertà”.
È lo stesso  respiro che in corso di lettura ci attraversa e fino all’ultima pagina ci accarezza l’anima.

 



  

Nessun commento:

Posta un commento