giovedì 22 novembre 2012

Recensione: Io vedo dentro te

Titolo: Io vedo dentro te
Autrice: Alexia Bianchini
Editore: Ciesse
Collana: Silver
Pagine: 240
Prezzo: 16,00  euro

Descrizione:
Christopher ha il dono. Un dono ereditato geneticamente che si sviluppa solo a chi possiede una grave malattia della pelle. Lui vede nei tuoi ricordi. Rivive da protagonista le tue emozioni, le tue sensazioni, lui vede dentro te. Ma non è come tutti gli Xerosi, non necessita dei connettori che i Centri utilizzano per giudicare i condannati. A lui basta toccare, pelle su pelle. Questo dono, ormai svelato al mondo, ha fatto sì che tutto il sistema giudiziario sia stato modificato.
Christopher è giovane, appena diciottenne, quando entra nel Centro Xerobio di Milano, dove lo aspetterà un anno di allenamento.  Non immagina di essere una pedina, vittima di un sistema ignobile.
Riuscirà questo giovane ragazzo dall’animo forte a reagire all’ingiustizia?

L'autrice:

 
 Alexia Bianchini, classe 1973, è autrice di romanzi fantasy dalle venature dark e di un’infinità di racconti. Editor, articolista per Speechless, direttore del webmagazine Fantasy Planet, è la scatenata mamma di tre splendidi pargoli.

La recensione di Miriam:
La giustizia è un ideale difficile da perseguire, infatti non vi è traccia, almeno fino a oggi, di una società che sia riuscita a mettere a punto un sistema giudiziario perfetto. Quello attualmente in vigore nel nostro paese è sicuramente fallimentare. Ma cosa potrebbe riservarci il domani?
Alexia Bianchini ci proietta in un futuro dal sapore, all’apparenza, utopico. Siamo a Milano ma gli anni sono trascorsi e l’avvento di una Nuova Legislatura sembra aver reso il mondo migliore.
Tutto è cominciato con il diffondersi di una strana malattia, la Xerantya che, a dispetto di qualsiasi previsione, si è rivelata un dono. I soggetti affetti da questo morbo si ricoprono di fastidiose croste che li deturpano nell’aspetto ma, con le piaghe, acquisiscono la facoltà di leggere nella mente delle persone. Il governo comprende subito che una simile capacità può essere sfruttata per perfezionare la macchina giudiziaria e non esita a realizzare lo scopo. Uno Xerosi può sapere, senza tema di smentita se un accusato è davvero colpevole. Basta un semplice tocco perché possa emettere una sentenza giusta evitando le lungaggini dei processi.
Ecco dunque che nascono i centri Xerobio in cui gli impareggiabili giudici vengono reclusi e addestrati per esercitare il nobile compito di scagionare gli innocenti e condannare i rei.
Grazie e questa specie di miracolo, il tasso di criminalità si è drasticamente ridotto e di pari passo è migliorata la qualità della vita.
Sembrerebbe la realizzazione di un sogno ma le apparenze, si sa, molto spesso ingannano. Poche pagine sono sufficienti perché il profumo di utopia si trasformi in puzza di bruciato.
Toccherà al giovane protagonista del romanzo squarciare il vero illusorio. Il suo nome è Christopher ed è uno Xerosi, probabilmente uno dei più potenti perché, a differenza degli altri, riesce a esercitare il dono senza l’ausilio dei complessi macchinari necessari ai suoi simili.
Raggiunta la maggiore età si consegna volontariamente al centro Xerobio della sua città animato da un profondo senso di fiducia nella Nuova Legislatura. Purtroppo, giunto lì, si ritroverà a scoprire una realtà molto diversa da quella immaginata. Chris vedrà quello che non avrebbe mai voluto. Il sogno allora andrà in frantumi e dovrà lottare perché l’intera comunità si risvegli.
Io vedo dentro te si configura così come un romanzo distopico dal forte impatto. Partendo da un’idea intrigante, l’autrice sviluppa una trama vincente sotto molti punti di vista. Vincente perché fa presa sul lettore grazie a un rapido susseguirsi di colpi di scena assecondando un ritmo narrativo in crescendo ma ancor di più perché tocca una serie di tematiche interessanti che vanno oltre i confini di genere.
La Bianchini ci parla di diversità e di emarginazione sociale descrivendo la condizione degli Xerosi. Il mutamento fisico causato della malattia li rende immediatamente riconoscibili e fa sì che vengano etichettati come diversi. Nonostante servano alla società, sono condannati a uno stato di isolamento giacché i normali li temono e li tengono a distanza. Per Christopher, infatti, non sarà facile accettare il dono. La scoperta di essere uno Xerosi coinciderà per lui con la consapevolezza di dover rinunciare alla spensierata condizione di adolescente comune vissuta fino all’attimo prima.
Il suo percorso comprende inoltre una profonda riflessione sul concetto di responsabilità e sul significato di giustizia. Sapere che una persona ha commesso un reato, ignorandone le motivazioni, può bastare a giudicarla colpevole e a condannarla? Non c’è forse differenza tra chi ruba per fame e chi lo fa per arricchirsi?
Molti e di non facile soluzione sono gli interrogativi che serpeggiano tra le righe conferendo spessore a una storia che, per altri versi, risulta briosa e avventurosa.
Ben caratterizzati sono anche i personaggi che affiancano Christopher, dalla nonna ai compagni del centro passando per la sua ragazza Cassandra che svolgerà un ruolo da coprotagonista. Quando Chris si trasferisce nel centro Xerobio, lei viene rapita. Il motivo del suo sequestro sarà uno dei tanti misteri con cui il lettore dovrà confrontarsi.
Così come Christopher vede dentro gli altri, Alexia Bianchini sembra guardare dentro tutti noi inscenando un complesso gioco i specchi in cui, forse, non si vince e non si perde ma resta viva la fiamma della speranza.







 


2 commenti:

  1. Sembra molto carino!!!
    aggiunto alla mia lista!!
    complimenti per la recensione!!! :)
    il ragazzo della cover mi sembra Alex Pettyfer??
    o mi sbaglio, in questo periodo lo vedo da tutte le parti!

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