domenica 25 settembre 2016

Blogtour "Erano due bravi ragazzi" - quarta tappa: recensione

Buongiorno a tutti e benvenuti alla quarta  tappa del blogtour dedicato al romanzo Due bravi ragazzi di Mattia Giuramento ed Emiliano Scala (Newton Compton).
Si tratta di un romanzo che scuote e fa riflettere, parla di vita vera, di gioventù bruciata, di Camorra.
Io ho avuto l'opportunità di leggerlo in anteprima per voi e oggi ho il piacere di condividere le mie impressioni attraverso una recensione.

Titolo: Erano due bravi ragazzi
Autori: Mattia Giuramento, Emiliano Scala
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Prezzo cartaceo: 9,90
Prezzo eBook: 2,99

Descrizione:
Fabrizio appartiene alla Napoli bene, è figlio di un medico molto noto. Andrea invece viene da Miano, un quartiere di periferia, dove la camorra la fa da padrone. S’incontrano per caso a una festa e quell’incontro segna l’inizio e la fine di tutto. Perché i due, pur così diversi, si piacciono, e quando Fabrizio, seguendo Andrea, si trova coinvolto in un duplice omicidio, invece di scappare subisce il fascino di quel che non conosce. E la scalata ai vertici della criminalità è breve: Fabrizio e Andrea conquistano la fiducia di Totonno, il boss di Miano, e cominciano a lavorare per lui. Ma sono giovani, quel che hanno non gli basta: puntano più in alto e convincono Totonno a fare affari coi cartelli messicani. All’inizio tutto procede bene, poi, lentamente, qualcosa nel meccanismo che hanno messo a punto s’inceppa. Sequestri di droga, denunce sui giornali, morti scomode ed ecco che il sodalizio col boss si spezza. E la vendetta, quella più crudele, si scatena…
Nella Napoli dove la malavita detta legge, bisogna accettare le sue regole se si vuole emergere.
Fabrizio e Andrea sono giovani e per conquistare il mondo sono disposti a tutto. Anche a diventare due criminali...



La recensione di Miriam:


Fabrizio de Julio è un giovane rampollo della Napoli bene. Figlio di un noto chirurgo è cresciuto in un ambiente in cui i soldi non mancano, anzi si sprecano.
Andrea Imbriani, invece, proviene dal quartiere periferico di Miano, un padre non ce l’ha, sin da giovanissimo ha dovuto sudare per sbarcare il lunario e, come molti ragazzi della zona, è cresciuto a pane e camorra. La criminalità organizzata gli ha offerto l’opportunità di guadagni facili, che altrimenti non avrebbe saputo garantirsi, lo ha reso forte, sicuro di sé, rispettabile.
Due giovani all’apparenza  diversi, appartenenti a due mondi inconciliabili, eppure accomunati da qualcosa che finirà per stringerli in un legame indissolubile.
Quando si incontrano per caso a una festa, si sentono attratti l’uno dall’altro per ragioni che non saprebbero spiegare, ma è nel momento in cui si trovano coinvolti in un duplice omicidio che si “riconoscono” e capiscono di poter fare grandi cose insieme.
Tutto comincia da un piccolo favore: durante il party due uomini fanno irruzione e rapinano i presenti. Il giovane de Julio perde così il suo cellulare e Andrea, a titolo di amicizia, si offre di aiutarlo a recuperarlo e a vendicarsi di chi gliel’ha rubato.
Quel che Fabrizio non immagina è che il suo nuovo amico non sta improvvisando niente, sa esattamente come muoversi, dove cercare e quando parla di vendetta non ha in mente un semplice pestaggio ma qualcosa di più definitivo.
Sebbene lui non abbia mai avuto niente a che fare con il mondo del crimine non è spaventato dai modi e dallo spettacolo che gli offre Imbriani, al contrario ne rimane stregato. Fabrizio non fugge di fronte all’esecuzione, non prova paura, non ne è inorridito, sente piuttosto  una scarica di adrenalina attraversargli il corpo e capisce di voler essere come Andrea, in una sorta di epifania comprende che i soldi senza potere non sono niente, lui ha i primi ma è il secondo che desidera più di tutto.
L’episodio per il giovane camorrista ha il valore di un’iniziazione, osservando le reazioni di Fabrizio, capisce di aver visto giusto sin dal primo istante: è il soggetto perfetto per essere reclutato nel suo clan.
Nasce così un sodalizio che segnerà l’inizio di una lunga storia, una storia di camorra, agghiacciante e sanguinosa come tante.
Con estrema lucidità e crudo realismo, i due autori ci mostrano l’escalation che dalla bassa manovalanza conduce due giovani ambiziosi ai vertici della Camorra.
Andrea e Fabrizio si fanno notare dal boss di Miano, Totonno, che riconoscendo le loro doti li prende sotto la propria ala. I due principianti ottengono la sua fiducia e incarichi di prestigio, ma a loro non basta e osano sempre di più. Convincono il capo ad allargare il giro e a entrare in affari con i signori della droga messicani. Per ogni traguardo raggiunto ne individuano uno nuovo da inseguire, puntando sempre più in alto. In questo modo però finiscono invischiati in un gioco molto pericoloso, perché giunge un momento in cui varcano il limite consentito entrando in competizione con chi comanda, sfidandone l’autorità fino a scatenare una guerra intestina.
Tessendo una trama al cardiopalma, degna di un grande thriller, Matteo Giuramento ed Emiliano Scala tracciano un percorso in cui la fiction si fonde con la realtà e la realtà stessa supera l’immaginazione. Attraverso la storia avvincente di due personaggi di fantasia, ci forniscono una radiografia della Camorra, della sua struttura organizzativa, del modo in cui opera, in cui è radicata nel territorio e nelle istituzioni, ma non di meno del modo in cui si evolve e si adatta ai tempi che corrono: dalla riscossione del pizzo, al contrabbando,  allo smaltimento dei rifiuti tossici, fino al traffico di stupefacenti e all’ingresso nei cartelli internazionali.
Nello stesso tempo, ci consentono di entrare nella psicologia dei due protagonisti offrendoci anche una seconda prospettiva: quella di chi si lascia sedurre da una facciata fatta di soldi e prestigio, dal fascino del potere e nel mondo criminale vede una possibilità di crescita e di emancipazione, salvo poi scontrarsi con il tragico risvolto della medaglia.
Quella di Andrea e Fabrizio comincerà come una storia di successo, quasi una favola che condurrà due ragazzi privi di prospettive  a emergere tenendo in scacco un’intera città, andando avanti però si trasformerà nel progressivo declino di chi si rende conto di aver pagato il potere e la  ricchezza materiale con la propria libertà e sa che il pedaggio ultimo da rendere sarà la sua stessa vita.
Una storia dal sapore infernale che offre molto su cui riflettere e lascia un retrogusto amaro in quanto triste specchio di uno spaccato reale.

Non perdete la quinta e ultima tappa, l'appuntamento è sul blog GraphoMania il 27 settembre.
Qui sotto il calendario completo del blogtour:
 












 

 

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