giovedì 3 maggio 2018

Review Party: L'ultimo libro del veggente di Martin Rua

Buongiorno cari follower,
oggi siete tutti invitati al Review Party dedicato a L'ultimo libro del veggente di Martin Rua (Newton Compton), capitolo conclusivo della Prophetiae Saga.

Titolo: L'ultimo libro del veggente
Autore: Martin Rua
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Prezzo ebook: 3,99
Prezzo cartaceo: 9,90

Descrizione:
Francia, 1555. In fuga da nemici senza scrupoli che lo braccano per il tesoro che trasporta, Zanni Giustinian va fino a Lione in cerca dell’amico Nostradamus, ormai rispettato per la sua fama di indovino. Giustinian chiede il suo aiuto per mettere al sicuro sei gemme antiche dal valore inestimabile. Secondo le leggende, infatti, fanno parte di una serie completa di sette, le Clavicole di Salomone, che, una volta riunite, sarebbero in grado di aprire le porte del tempo e dello spazio.
Roma, oggi. Accompagnato dal misterioso Luc Ravel, l’antiquario Lorenzo Aragona sta raggiungendo per cena il suo amico Adriano de Rossi, che poco tempo prima gli ha dato una dritta preziosa per concludere un ottimo affare. Lorenzo infatti è riuscito ad aggiudicarsi una gemma ricoperta di strani simboli che potrebbe essere rivenduta a un buon prezzo. Al suo arrivo, però, Adriano è morto.
Parigi, oggi. La Francia è in ginocchio a causa di una serie di attacchi hacker che sembrano condotti grazie a una tecnologia ancora a livello embrionale: il computer quantistico. Il capitano Khadija Moreau e l’unità speciale Horus indagano, in cerca di una risposta a un’inquietante domanda: chi sta cercando di dominare le leggi ancora oscure della fisica?

La recensione di Miriam:
Con L’ultimo libro del veggente si conclude la Prophetiae Saga. Ritroviamo Luc Ravel, il misterioso romanziere, autore di libri ispirati a profezie sul destino del mondo, ora chiamato a collaborare con l’unità speciale Horus, capitanata da Khadija Moreau. La Francia sta subendo una serie di attentati terroristici che avvengono per mezzo di comuni telefoni cellulari, attraverso un’applicazione, la iKrodik, che sta spopolando fra gli utenti. D’improvviso gli apparecchi esplodono, mietendo vittime. Il pensiero corre subito ai terroristi islamici, ma saranno davvero loro gli ideatori di questi attacchi?
Ravel non ha semplicemente il compito di fornire un contributo nel trovare una risposta a questa domanda, la sua missione consiste nel recuperare delle antiche gemme – in origine erano sette ma ne sono rimaste solo cinque –  che pare siano collegate agli attentati in corso. Allo scopo, lo scrittore giunge a Roma, insieme all’agente dell’Horus Affif Ben Saba, per incontrare Lorenzo Aragona, un antiquario che a sua volta sta per incontrare un amico appena entrato in possesso di una delle pietre. L’incontro purtroppo non va a buon fine perché lo scoprono morto nel luogo dell’appuntamento, ma scovano comunque qualcosa di interessante da cui partire per proseguire con la ricerca.
Ma quale può essere il nesso fra gli antichi cimeli e gli episodi di cyber terrorismo?
È proprio questo il grande mistero intorno a cui si sviluppa il romanzo, guidandoci su un terreno in cui esoterismo, scienza e nuove tecnologie si fondono, intrecciando una trama inquietante quanto fascinosa, in bilico fra fiction e realtà.
Non entrerò nel dettaglio per evitare spoiler, vi basti sapere che le gemme tanto ambite sono antichi oggetti di potere, ma sono anche fatte di una materia sconosciuta, utile – anzi indispensabile – al fine di costruire il computer quantistico, un avveniristico ritrovato tecnologico alla fonte degli attentati in atto e che potrebbe segnare l’inizio di una catastrofe di proporzioni molto più grandi.
L’obiettivo di Ravel è appunto quello di scongiurare il peggio, facendo in modo che le gemme non finiscano nelle mani sbagliate.
La storia, scandita da un ritmo adrenalinico, si sviluppa fra scoperte stupefacenti e inseguimenti al cardiopalma, lungo una rete internazionale che, a vari livelli, collega Italia, Francia, Russia, Olanda, fino a valicare il confine del tempo e trascinarci nel 1555. È lì, infatti, che il mistero delle sette gemme ha origine; è in questa nicchia temporale che bisogna scavare per risolverlo, interrogando idealmente il personaggio che ne possiede la chiave: Nostradamus.
Creando un perfetto connubio fra thriller, spy story e romanzo storico, l’autore sollecita la nostra curiosità creando un ponte fra antichi segreti esoterici e i più moderni misteri della fisica quantistica. Se questi due universi vi appaiono lontani e inconciliabili, leggendo questo libro, vi accorgerete che non lo sono e che dal loro collegamento può scaturire qualcosa di molto interessante.
Man mano che la matassa si sbroglia e collezioniamo tutte le risposte del caso, approfondiamo ulteriormente la conoscenza di Luc Ravel, esplorando gli anfratti bui del suo passato, ma nondimeno la sua particolare discendenza, che non a caso lo lega proprio a Nostrdamus. Tra gli altri, qui, il figlio César svolgerà un ruolo importante nella vicenda, affermandosi come personaggio fortemente carismatico. Soggetto autistico sin dall’infanzia, César si riscopre inspiegabilmente guarito nel momento in cui comincia a sviluppare delle strane doti di chiaroveggenza. Sarà solo una coincidenza o c’è una spiegazione a tutto questo
L’interrogativo rappresenterà un mistero nel mistero che saprà tenerci sulla corda e regalarci anche inaspettate emozioni.
La lettura è assolutamente avvincente, si giunge all’ultima pagina in un battito di ciglia e ci si sofferma sull’epilogo con un pizzico di nostalgia. Una chiusura esplosiva per una saga davvero appassionante.








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