sabato 18 marzo 2017

Recensione: B.I.H.F.F (Best Italian Horror Flash Fiction)

Titolo: SPLATTER PRESENTA: B.I.H.F.F (Best Italian Horror Flash Fiction)
Autori: AA.VV.
A cura di Paolo Di Orazio e Alessandro Manzetti
Editore: Independent Legions Publishing
Traduzioni: Daniele Bonfanti, Francesca Noto e Nicola Lombardi
Revisioni: Alessandro Manzetti
Illustrazione di copertina: Vincent Chong
Formato: eBook
Pagine: 239
Lingua: Italiano
Prezzo di copertina edizione eBook: € 2,99
Pubblicazione: marzo 2017
Disponibile su Amazon

Descrizione:
Quindici racconti horror inediti di alcuni tra i migliori interpreti dell’horror italiano insieme ad opere di autori emergenti e grandi ospiti internazionali come Poppy Z. Brite, Charlee Jacob ed Edward Lee. Completano l’antologia tre fumetti pubblicati nell’ultima serie di Splatter Magazine, una prefazione di Paolo Di Orazio e una postfazione di Alessandro Manzetti. Un progetto realizzato in collaborazione con il Magazine Splatter e con il Chapter Italy della Horror Writers Association. Racconti: ‘Mancanza’ di Poppy Z. Brite; ‘La Ragazza Larva nella Prigione delle Donne Morte’ di Edward Lee; ‘Attraverso le Veneziane’ di Charlee Jacob; ‘L’ultimo Desiderio’ di Poppy Z. Brite; ‘Due Teste’ di Caleb Battiago; ‘L’Insaccato’ di Paolo Di Orazio; ‘La Ragazza dall’Occhio di Vetro’ di Stefano Fantelli; ‘Tre Secondi’ di Nicola Lombardi; ‘Basta che non li fai entrare’ di Luigi Musolino; ‘Il Cacasuore’ di Daniele Bonfanti; ‘Non si Accettano Fumetti dagli Sconosciuti’ di Giuliano Conconi; ‘Rosy & Jack Spaccalegna’ di Davide Camparsi; ‘Miseri Resti Sepolti’ di Miriam Palombi; ‘Una Moglie Perfetta’ di Serena Aronica; ‘Black Market Music’ di Vito Ricco. Fumetti: ‘Io Sono la Forca’ (da Splatter Magazine #4 - Maggio 2014; ‘Metajo Orlando’ (da Splatter Magazine #5 - Luglio 2014); ‘Selfie Service’ (da Splatter Magazine #6 - Ottobre 2014).

La recensione di Miriam: 
Valorizzare l’horror italiano e rappresentarlo nel mondo: questa è la mission che Alessandro Manzetti persegue ormai da anni, come autore, editore, Trustee dell’Horror Writer Association, nonché curatore di svariati altri progetti che vanno nella stessa direzione. Un obiettivo ambizioso e coraggioso, considerando la diffidenza con cui il genere è accolto nel nostro paese e la scarsa visibilità di cui la narrativa nostrana gode all’estero.
Sdoganare, unire, creare nuove sinergie e opportunità sono le parole chiave alla base anche di questa antologia, che raccoglie appunto una selezione di racconti brevi, firmati da autori italiani più e meno noti, aprendo nel contempo una finestra che guarda oltre la territorialità. Il volume, infatti, oltrepassa i confini geografici, accogliendo tre ospiti internazionali di grosso calibro, come Edward Lee, Charlie Jacob e Poppy Z. Brite, e quelli espressivi, inglobando una selezione di fumetti già apparsi sul magazine “Splatter”, ideato da Paolo Di Orazio.
Horror a trecentosessanta gradi dunque, da gustare attraverso la parola scritta e le immagini, una tentazione irresistibile per gli appassionati, che si dimostra all’altezza delle aspettative.
Ciascun autore propone un tema diverso e una personale interpretazione del genere – si va dall’horror più tradizionale all’extreme, passando per lo splatterpunk – sicché il risultato è un coro polifonico,  armonico ed eterogeneo allo stesso tempo.
La brevità che accomuna tutti i testi ci induce ad assecondare il ritmo di rapidi cambi di scenario e atmosfere, tenendoci costantemente in allerta. Leggendo si ha la sensazione di percorrere una sorta di labirinto, disseminato di pericoli, non avendo la più pallida idea di cosa aspettarci, pur sapendo che qualcosa di terrificante ci investirà a ogni svolta.
Spesso sono mostri ad attenderci, incarnazioni di archetipi dell’immaginario o delle nostre paure ancestrali, come il Cacasuore di Daniele Bonfanti, una creatura dagli istinti cannibalici  che si aggira nei pressi di  un convento; gli scheletri assassini partoriti da un vinile maledetto in Black Market music di Vito Ricco; o gli zombie mutaforma in cui si trasformano i protagonisti di Rosie & Jack spaccalegna di Davide Camparsi. Mostri sui generis sono anche i vampiri di Basta che non li fai entrare di Luigi Musolino, che tingendo l’horror di una marcata vena ironica incarnano una paura tutta moderna, forse più innocua di altre, ma solo all’apparenza: quella degli esattori che bussano alla porta per incastrare chi non paga il canone della televisione.
L’ironia fa da perno anche in  Una moglie perfetta di Serena Aronica, che vede un marito costretto a uccidere la consorte e a sottoporla a un particolare rito per trasformarla nelle sposa ideale – chiaramente, l’esito comporterà qualche imprevisto.
In alcuni casi, il terrore assume il volto di una nemesi come in Miseri resti sepolti di Miriam Palombi, in cui  una vittima di omicidio risorge dalla tomba per farsi giustizia; oppure di una nemesi al contrario, come in Tre secondi di Nicola Lombardi, in cui una persona scampata al colpo di grazia del suo assassino torna a cercarlo affinché concluda quello che ha cominciato. In altre occasioni, l’inferno scaturisce da un mondo immaginario che si credeva rassicurante, piacevole, e invece si rivela una fucina di veri e propri incubi, come accade in Non si accettano fumetti dagli sconosciuti  di Giuliano Conconi, in cui un misterioso fumetto rigurgita orrori nella realtà.
Con Caleb Battiago ed Edward Lee scivoliamo verso scenari post-apocalittici. Il primo, con Due teste,  ci regala un nuovo, delizioso morso della sua Area 52,il progetto a luci rosse messo a punto a Parigi sud 5 per alimentare il giro della prostituzione. Laddove amore e morte viaggiano a braccetto e la vita umana ha perso qualsiasi valore, una coppia di amici ricerca il piacere concedendosi, un incontro a tre con la famosa Violaine: una puttana superdotata. Ovviamente il prezzo per le sue prestazioni sarà altissimo, ma occorrerà giungere alla fine per scoprire chi pagherà e come.
Lee, invece, nel suo La ragazza larva nella prigione delle donne morte, ci fa conoscere le Larve, un tempo comuni esseri umani divenuti, a causa di  un agente inquinante,  rappresentanti di una razza nuova, raccapricciante e letale.
Se con questi due autori si corre lungo il confine più estremo delle aberrazioni, in una direzione simile, sembrano muoversi anche Stefano Fantelli con La ragazza dall’occhio di vetro  e Paolo Di Orazio con L’insaccato. La componente splatter in questi due racconti è molto  marcata, si tratta infatti di due autentiche cartoline infernali in grado di inchiodarci con immagini difficili da dimenticare. Nel primo, l’orrore passa attraverso la perversione sessuale, che qui si sfoga su un’orbita vuota, molto particolare. Nel secondo assistiamo a una sorta di punizione/esecuzione per cui vediamo un uomo cucito  nella carcassa di una scrofa e gettato in pasto ai maiali.
Con  Attraverso le veneziane, di Charlie Jacob assaggiamo un orrore assolutamente reale, quello dell’abuso sull’infanzia e delle cicatrici che lascia, non solo nel fisico ma nell’anima. In questo, che forse è il più impegnato di tutti i racconti, la protagonista che soffre di agorafobia sbircia attraverso le lamelle delle veneziane l’esistenza che le è stata rubata. Una carrellata di immagini crude che si alternano a momenti introspettivi molto toccanti.
E toccanti sono anche i due contributi di Poppy Z. Brite; con il lirismo macabro che contraddistingue il suo stile, in Mancanza ci parla di amore e morte, della difficoltà di colmare il vuoto lasciato da qualcuno che si ama – che nel caso specifico troverà una soluzione raccapricciante –  mentre in L’ultimo desiderio interpreta il bisogno di un malato di cancro di liberarsi dalla sofferenza attraverso la morte… sempre ammesso che ciò sia possibile. Un testo che pur sfociando nel paranormale, sfiora una tema di grande attualità.
Non meno interessanti si rivelano i fumetti. In Io sono la forca, è lo strumento di morte a prendere la parola per raccontarsi e proporci un’insolita disquisizione sul senso stesso della vita. Nel tragicomico Metajo Orlando, conosciamo uno scrittore di fumetti caduto in disgrazia che inventa un sistema infallibile per tornare sotto le luci della ribalta. Ritroviamo lo stesso personaggio anche in Selfie service per un’evoluzione splatter quanto imprevedibile del suo folle piano.
Un’ottima lettura, inquietante e divertente, offre un porto sicuro agli aficionados ma anche una valida occasione per esplorare il genere a quanti ancora non si fossero lasciati sedurre dal fascino dell’oscurità.















Nessun commento:

Posta un commento